Buongiorno e bentornati. Oggi è lunedì 23 ottobre. La scorsa settimana è stata caratterizzata da una serie di ribassi nei principali indici azionari americani. L’SP ha perso 126 punti, il Nasdaq ha registrato una perdita di 150 punti e il Dow Jones ha ceduto 80 punti. In definitiva, la settimana si è chiusa con un quadro negativo, soprattutto per il Dow Jones, che ha visto una perdita complessiva di 61 punti. L’SP ha subito una diminuzione di 240 punti e il Nasdaq è sceso di 260 punti. Questa volatilità è stata principalmente attribuita all’incremento incontrollato dei rendimenti sui Treasury, con il tasso decennale che ha raggiunto il 5%. Oggi, vediamo che questo tasso è ancora al 5%, dopo essere temporaneamente sceso venerdì.
Questa mattina, i principali futures americani sono in calo intorno al 0,30, indicando che le tensioni e il nervosismo persistono nel mercato. Anche le borse asiatiche hanno chiuso in territorio negativo, con il Nikkei in calo dell’80% e Hong Kong in ribasso dello 0,70%. Le borse europee seguono la stessa tendenza, con il Dax che perde lo 0,30% e tutti gli indici azionari europei sono in territorio negativo.
L’euro sta mostrando segni di ripresa rispetto al dollaro, quotandosi a 1,6055.
In altre notizie, Tesla ha avuto una settimana difficile, con previsioni negative riguardo la domanda di veicoli elettrici per il prossimo anno, a causa delle aspettative di una politica monetaria restrittiva e una debolezza economica. La società ha registrato una perdita del 15%, la peggiore settimana degli ultimi anni.
Sul fronte macroeconomico, questa settimana avremo dati importanti, tra cui le nuove costruzioni e le vendite delle case esistenti negli Stati Uniti, che influenzeranno il mercato immobiliare e, di conseguenza, l’andamento economico generale. Inoltre, saranno resi noti i dati sul PIL americano e sulle richieste di sussidi di disoccupazione, che sono indicatori chiave del mercato del lavoro.
La prossima settimana sarà caratterizzata anche dagli utili delle aziende americane, con società come Microsoft, Google, Visa, Coca Cola, T-Mobile, IBM, Service Now, Boeing, Amazon, Shell, Mastercard, Exxon e Chevron che pubblicheranno i loro risultati. Sarà interessante osservare se la volatilità continuerà o se i mercati riusciranno a stabilizzarsi dopo le recenti turbolenze.