Buongiorno, mercoledì 11 ottobre, e il momento positivo sui mercati azionari continua. La giornata di ieri, martedì, si è conclusa con buoni risultati, con i principali indici, tra cui il Dow Jones, il Nasdaq e l’S&P, che hanno registrato guadagni di circa mezzo punto percentuale. Questi acquisti sono stati principalmente determinati dalla diminuzione dei rendimenti dei titoli del Tesoro, dato che esiste una stretta relazione tra i titoli di stato e il mercato azionario, particolarmente in questa fase di mercato.
In particolare, gli acquisti di titoli di stato sono stati spinti dagli investitori che cercavano asset sicuri, specialmente alla luce delle crescenti tensioni geopolitiche provenienti dal Medio Oriente. Di conseguenza, il rendimento del decennale del Tesoro, che era aumentato, è ora sceso al di sotto del 4,60% dopo aver raggiunto massimi di 16 anni la settimana scorsa, superando il 4,80%. Anche il rendimento del titolo biennale è diminuito, ora al di sotto del 5%. Questo ha generato acquisti sul mercato azionario.
Questa mattina, i future dei mercati sono sostanzialmente stabili, con il Nasdaq leggermente positivo. Per quanto riguarda il mercato del petrolio, rimane stabile a 86 dollari al barile dopo consistenti guadagni nelle ultime sessioni. L’euro-dollaro, dopo essere aumentato ieri, è ora stabile, con poche variazioni.
In altre notizie importanti della giornata, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rivisto al rialzo le previsioni per l’economia statunitense nel 2023, con una crescita del 2,1%. Nel 2024, si prevede una crescita dell’1,5%. Entrambe le revisioni sono positive, poiché la precedente previsione di luglio prevedeva una crescita dell’1,8% per quest’anno e solo dell’1,0% per il prossimo. Per la zona euro, le revisioni del FMI sono negative, con una crescita dell’0,7% prevista per il 2023, in calo rispetto all’0,9% previsto a luglio. Nel 2024, si prevede una crescita dell’1,2%, rispetto alla previsione precedente dell’1,5%.
Per quanto riguarda i dati economici, l’Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI) è di particolare importanza. Ad agosto, era aumentato dello 0,7%, con beni in aumento del 2% e servizi in aumento dello 0,2%. Le previsioni degli analisti per settembre si attestano intorno allo 0,3% di crescita mensile. Si tratta di un dato di rilevanza seguito con attenzione dagli investitori, in quanto può influenzare le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve.
La speranza degli investitori è che i dati siano leggermente al di sotto delle aspettative, specialmente per coloro che hanno investimenti nel mercato azionario statunitense, poiché un PPI inferiore alle previsioni può essere visto in modo positivo dai mercati.
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