Buongiorno, venerdì 20 ottobre, ieri abbiamo assistito alla seconda giornata consecutiva di cali nelle principali piazze finanziarie mondiali. L’S&P ha registrato una perdita dello 0,85%, il Dow Jones dello 0,75%, e il Nasdaq dello 0,85%. Anche i mercati asiatici sono andati nella stessa direzione, con il NIKKEI in ribasso dello 0,54% e Hong Kong dello 0,72%, mentre il Dax ha seguito la tendenza negativa in Europa. Stamattina la situazione non è positiva, con la volatilità che si è mantenuta sopra i 20 punti. Anche i future dei mercati americani sono in calo, e tutti e tre sono in territorio negativo.
La causa principale dell’andamento negativo dei mercati ieri è stata attribuita alle tensioni geopolitiche provenienti dal Medio Oriente. Inoltre, le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, hanno contribuito a influenzare il mercato. Powell ha affermato che una crescita economica più bassa e un rallentamento del mercato del lavoro sono necessari per raggiungere l’obiettivo di inflazione a medio e lungo termine del 2%. Nonostante i progressi evidenti nell’andamento dell’inflazione, che è scesa dal 9% a giugno 2022 al 3,7% nell’ultimo dato di settembre 2023, Powell ha sottolineato che il percorso non è ancora completo. Ha chiarito che è essenziale che il mercato del lavoro si indebolisca leggermente e che la crescita economica rallenti nei prossimi mesi.
Alla domanda se ritenesse che la politica monetaria fosse troppo restrittiva in questo momento, Powell ha risposto negativamente. Questo ha avuto un impatto negativo sui mercati azionari, poiché ha causato un aumento dei rendimenti dei titoli di stato a tre anni, che hanno raggiunto un nuovo record degli ultimi 17 anni, superando il 5%, anche se solo per pochi minuti. Al momento, il rendimento è sceso al 4,93%. Questo aumento dei rendimenti sta offrendo un’alternativa di investimento attraente per gli investitori, il che penalizza il mercato azionario. La volatilità nei titoli di stato a lungo termine continua a preoccupare gli investitori.
Il comportamento futuro del mercato azionario dipenderà principalmente dall’andamento dei titoli di stato, in particolare da un ritracciamento dei rendimenti decennali e biennali a livelli più bassi, consentendo così una ripresa dei mercati azionari americani. Inoltre, oggi siamo in attesa di aggiornamenti sugli utili delle grandi società, con l’unica nota significativa rappresentata da American Express.